Orfeo Zanforlin Allenatore Calcio

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mercoledì 28 aprile 2010

TORNEO DELLE PROVINCE 2010/LOMBARDIA: CHIROMANTE ZANFORLIN


Arcano La Torre


Di Fabio Cannatà Sprint&Sport


Reti: 40' La Torre (M).

LECCO (4-4-2): Cereda 6.5, Crestani 6, La­velli Andrèa 6 (30' st Maggioni sv),Cogliati 6, Lavelli Nicola sv (1 5' Viganò 6), Cocco 6 (1 ' st Cazzaniga 5.5), Mongodi 5.5, Fraquelli 6, Ripamonti 5.5 (30' st Cherif sv), Locci 6.5 (1 ' st Lindenblatt 6, 36' st Perego sv), Grippa 6.5. A disp. Pomi.
All. Buonocunto 6. Dir. Bosisio.

MILANO (4-3-3): Giuliano 6.5, Bartoleni 6.5 (2Tst Casieri 6), Calcagnile 7 (25' st Suraci 6), Ferrari 6.5, Perrone 7, Ros­si 7, Salis 6 (35' st Acampora sv), Signorelli 7 (43'st Cristiano sv), La Torre 6.5 (13' st Cusmai 6.5), Rivetti 6.5 (25' st Beoni 6), Portare 6.5. A disp. Carmi­nati.
All. Zanforlin 7. Dir.Tomanin.

ARBITRO: Calabrò di Monza 6.


Una partita che doveva fornire delle risposte, con Milano chiamata a ri­scattarsi dallo scivolone contro Lodi, e Lecco ansiosa di confermarsi dopo aver chiuso al primo posto il suo giro­ne. Finirà con un gol di scarto per la squadra di Zanforlin, che pesca La Torre dal mazzo dei tarocchi e vola verso una grande semifinale. Una vit­toria figlia di una superiorità che è an­data oltre l'1-0, in virtù delle tante oc­casioni sciupate dagli ospiti e di un predominio evidente per quasi tutta la partita. Lecco ci prova con orgoglio, ma spreca le uniche due palle gol strappate a una difesa granitica, complice anche la scarsa vena di un ap­pannato bomber Ripamonti.Tattica Rompe gli indugi il tecnico di Milano, abbandonando il 44-2 vi­sto finora per un modulo più offensi­vo. In difesa la novità è Bartoleni a de­stra, autore di una prova ordinata, ma la mossa chiave è un centrocampo di qualità formato da Ferrari, Signorelli e Rivetti dietro a un tridente da 76 reti stagionali. Buonocunto gioca a quat­tro e si affida alle intuizioni di Loca, con il vivace Grippa che svaria dietro a Ripamonti. Uno schema che l'alle­natore lecchese deve ridisegnare pre­sto dietro in seguito alla defezione di Nicola Lavelli (problemi respiratori)

con l'ingresso di Vìganò e l'accentra­mento dell'altro Lavelli, Andrèa.Premonizione Passano soltanto due minuti dal fischio d'inizio e La Torre sbaglia tutto solo davanti a Ce­reda, errore inconsueto per il centra-vantì del Cernusco. Di nuovo il nu­mero 9, pochi istanti dopo, scatta in dubbia posizione ma fallisce il como­do pallonetto a scavalcare il portiere. Milano non si scompone, il gioco non impressiona ma le occasioni arrivano: non sono passati nemmeno dieci mi­nuti, infatti, quando Perrone sfiora il gol con un colpo di testa su corner. Lecco si scuote con una botta centrale di Grippa da posizione più che favo­revole, palla gol vera prima del per­fetto lancio di Signorelli per Portare, con l'attaccante che va giù in maniera sospetta, n gol però e maturo, e quan­do .Calcagnile si inventa una serpenti­na da applausi, La Torre è pronto ad insaccare il più facile dei gol. Cambia tutto Buonocunto nel tentativo di tro­vare più pericolosità, ma Rossi e Per­rone soffocano la manovra ospite con Portaro protagonista invece di un pa­io di ottimi spunti. L'occasione della vita capita a Ripamonti ma il centra-vanti temporeggia troppo sulTpttimo assist, e l'azione sfuma per Lecco. Da qui alla fine Milano amministra con personalità e un pizzico di apprensio­ne, dando spazio anche alle riserve. Lecco da tutto, ma è un tutto che non basta.


Zanforlin: «Risposte importan­ti, una vittoria pienamente meritata».


Buonocunto: «Mi aspettavo di più da alcuni giocatori. La vera Lecco non è questa, come non è tuttavia quella che era riuscita a battere Bergamo, forma­zione che mi ha impressionato molto più di Milano»


Rossi (Milano) 7 Non sbaglia: un intervento, formando una gran coppia di centrali con Perrone. Il ri­scatto di Milano parte da lui. Clas­se e tempismoida leader.

Ripamonti (Lecco) 5.5 II bomber è tra i più attesi, ma gioca una par­tita inconcludente, fallendo a metà ripresa l'occasione della vita.

Calcagnile (Milano) 7 Vispo e pimpante come al solito, il gol che sblocca il risultato nasce da una sua pregevole iniziativa.

Grippa (Lecco) 6.5 Calcia addos­so a Giuliano l'unica palla conces­sa da Milano nel primo tempo. Co­munque il più voglióso davanti

Rivetti (Milano) 6.5 Come in Ga­ribaldina si cala nel delicato, poco appariscente ma prezioso lavoro di regia.
Cogliati (Lecco) 6 Non facile fron­teggiare un tridente come quellodi Milano. Lui ne esce ih ogni casoa testatila.

La Torre (Milano) 6.5 Fallisce malamente almeno due occasioni, ma si fa comunque risolutore con il gol che decide la gara. Se ritrova forma e lucidità sarà devastante

giovedì 8 aprile 2010

TORNEO DELLE PROVINCE 2010 : PREOCCUPANTE APNEA MILANESE


Di Fabio Cannatà
Due a zero in battuta, poi sale in cattedra il capitano degli ospiti

Avvio bruciante di Milano ma Lodi spegne la luce degli avversari con una prestazione incalzante che ha il gusto dell'impresa

MILANO – LODI 4-5

RETI (2-0,2-5,4-5): 5'Longo (M),8'Signo-relli (M), 16' Fimonio (L), 30' rig Fimonio (L), 10' st Fimonio (L), 12' st Malerba (L), 17' st Fimonio (L), 29' st Lenoci (M),35'st Signorelli(M).

MILANO 4-4-2): Giuliano 5.5, Palmieri 5 (13' st Casieri 6), Suraci 6, Ferrari 5.5, Betteri 5, Rossi 5, Longo 6.5 (13'st Rivetti 6.5), Signorelli 7, La Torre 5 (13' st Lenoci 7), Portare 5, Salis 5 (28' st Acampora 6).
A disp. Calcagnile, Beoni. All.Zanforlin 5.5

LODI (34-3): Accardi 6 (1 ' st Cremascoli 6), Magri 6, Anelli 6.5, Hdada 6, Carrara 6.5 (40' st Camardo sv), Guarnaccia 6 (20' Lettieri 6), Modi 7, Pavesi 6.5 (32' st Ceresa 6), Xhemali 6.5 (24' st Rattazzi 6), Fimonio 9 (28' st Gaudenzi 6), Malerba 7 (13'st Polli 6).All.Maspero 7.5.

ARBITRO: Sarchi di Milano 7.5.

Si stava rivelando una vera e propria Caporetto per Milano, alla fine si è trasformata in una figuraccia pesante si, ma mitigata dalla consapevolezza di essere incappati nella tipica'"giornata storta", dove tutto gira male, e dove l'unica cosa da fare è voltare pagina il più in fretta possibile, fl blackout di Milano, tuttavia, non deve togliere merito all'impresa compiuta dai lodigiani che sfoderano più corsa, più astuzia nel capire come si poteva far male all'avversario grazie anche a un giocatore rivelatosi devastante come Fimonio del Vìdardo.
Eppure i primi minuti di gara non lasciavano certo supporre una partita tanto imprevedibile, con Milano avanti di due gol dopo soltanto otto minuti. Prima Longo pescava una magia all'incrocio dei pali, poi era Signorelli a ipotecare il risultato stoppando in area e finalizzando un bel pallone centrato da sinistra. "E' finita qui" è il pensiero che ha attraversato la testa di tutti i presenti, di tutti meno che dei ragazzi di Lodi, che approfittando del vistoso rilassamento di Milano, , hanno guadagnato progressivamente metri e gioco. Botta di Portare fuori di poco al 15', poi inizia lo show di Fimonio che accorcia sul 2-1 con un tiro al volo sporcato da una leggera deviazione. E' una vera resurrezione quella di Lodi, che grazie alle tre punte pure mette in apprensione la difesa locale soprattutto dalla parte di Palmieri. Il numero due salva sulla linea la conclusione a colpo sicuro di Xhemali, poi però atterra in area Fimonio, con il capitano ospite che batte imparabilmente Giuliano dal dischetto.
Amnesìe Nella ripresa ci si aspetta la reazione di Milano dopo l'imbarcata, ma nel tentativo di riprendere in mano la manovra la squadra di Zanforlin cola a picco, con ogni palla lunga di Lodi che diventa un pericolo fatale: al Iff Fimonio scappa via a Rossi e fa 3-2. Un minuto dopo è Betteri a bucare clamorosamente l'intervento difensivo con Malerba che ringrazia a fa quattro. Un incubo per Milano, sempre più nero quando ancora un irriconoscibile Rossi si fa scappare Fimonio da sotto il naso per 1 5-2. Zanforlin prova a mischiare le pedine, non il modulo, e l'innesto di giocatori in palla come Lenoci permette ai locali di provarci con l'orgoglio più che con le idee chiare. Maspero cambia molto e si rintana comprensibilmente a difendere un risultato larghissimo, tanto che le reti proprio di Lenoci dopo un bello scambio con Rivetti prima, e di Signorelli con una botta rabbiosa poi, appaiono troppo tardive per raddrizzare una partita inziata bene e finita malissimo.

Fimonio show, Signorelli salvo

Fimonio (Lodi) 9 Segna quattro reti e con la sua velocità si infila in ogni spazio. Semplicemente imprendibile, da solo mette in scacco tutta la difesa avversaria.

Signorelli (Milano) 7 E' l'unico dei suoi a non essere risucchiato nel vortice. Cuore vero della squadra di Zan-forlin,carattere da imitare.

Modi (Lodi) 7 Importante contributo di spinta. Pendolino vivace. Lenoci (Milano) 7 Piede caldissimo, entra e diventa subito un importante riferimento offensivo per i compagni

Profondo Rossi, Spento La Torre

La Torre (Milano) 5 Ingabbiato per tutto il tempo, non riesce a scaricare a terra i suoi cavalli. Ferrari (Milano) 5.5 Gara ampiamente sottotono: idee confuse, lanci senza ispirazione.

Portaro (Milano) 5 La lama più affilata della squadra non riesce a fendere, giocando forse troppo lontano dalla porta.

Rossi (Milano) 5 Due svarioni clamorosi per uno dei milgiori centrali della categoria. Da registrare assolutamente.

Orfeo Zanforlin (Allievi Milano)

«ll doppio vantaggio ci ha fatto più male che bene. Una brutta figulini conforta soltanto il fatto che sia stata frutto di pesanti ed evidenti errori. Dalla prossima partita voglio una mentalità diversa, è stata una lezione anche per i ragazzi».